venerdì 16 maggio 2008

L'Algeria e Polisario destinati a dare prova in buona fede e di serietà (presidente del CORCAS) Manhasset

L'Algeria e il Polisario sono destinati a dare prova della buona fede e della serietà richiesta per il successo del terzo round dei negoziati sul Sahara, ha indicato lunedì il presidente del Consiglio reale consultivo per gli affari sahariani (CORCAS), il sig. Khalihenna Ould Errachid.




"la delegazione marocchina partecipa a questo terzo round di negoziati animata dello stesso entusiasmo, buona fede e serietà che in occasione delle due riunioni precedenti", ha dichiarato alla stampa all'entrata della residenza "Greentree" a Manhasset dove si svolge questo nuovo ciclo di negoziati.




Il Marocco, ha aggiunto, attende "altre parti, l'Algeria ed il polisario, di abbordare questi negoziati in uno spirito simile".




Il Sig. Khalihenna ha fatto osservare che l'Algeria non si è investita per il successo di questi negoziati in attesa di un regolamento di questa vertenza, rilevando che da parte sua Polisario, attraverso posizioni incessantemente contradittorie, prosegue le sue provocazioni.




E concludere: "l'Algeria deve cooperare in attesa di garantire il successo di questi negoziati esercitando pressioni sul Polisario perché rinunci a richiedere soluzioni impossibili".

lunedì 12 maggio 2008

Una delegazione di vecchi sequestrati dei campi di Tindouf in visita agli USA Washington







Una delegazione di vecchi sequestrati dei campi di Tindouf, che hanno recentemente ricongiunto la madre patria, ha iniziato questa settimana una visita agli Stati Uniti a denunciare, presso i responsabili, parlamentari, organizzazioni di difesa dei diritti dell'uomo e dei mass media americani, le condizioni inumane imperversando in questi campi.



Naba Deddah El-Meki Naha Al-Salek Sidi Salma Essalek ed il suo coniuge Said Abderahman ed Al-Afia Hammidi e Brahim Al-Selem si è recato a Washington per sensibilizzare le istanze decisionali politiche, i legislatori e l'opinione pubblica in generale al calvario che hanno vissuto e che migliaia di altre persone continuano a vivere nei campi di Tindouf, in Algeria.

Prima di potere sfuggire e di ricongiungere la madre patria, tutti i membri della delegazione hanno vissuto per anni nei campi di Lahmada, alcuni anche vi sono sorti ed alcuni hanno occupato posti di responsabilità da cui potevano vedere da vicino i sorte di torturi che i carnifici del Polisario infliggono alle popolazioni sequestrate nei campi, nel affamandoli, imprigionandoli e torturandoli.

Alcuni membri di questa delegazione, come Naba Deddah El-Meki, che era responsabile della distribuzione degli aiuti umanitari a Tindouf, o Naha Al-Salek Sidi, essendo una persona minorata utilizzata, poiché tanto altri, da parte del Polisario per sollecitare l'assistenza delle ONGS internazionali, sono stati pilota dei metodi incerti ai quali il Polisario si consegna, in collusione perfetta con le autorità algerine, per deviare l'assistenza umanitaria, comprese le medicine, e venderla al mercato nero nei paesi vicini.

I membri della delegazione hanno segnalato alla MAP che l'obiettivo della loro visita è di denunciare, in nome dei membri delle loro famiglie ed di tutti gli altri sequestrati, la situazione drammatica dei diritti dell'uomo nei campi di Tindouf e le sofferenze che sopportano le famiglie strappate e private della libertà di movimento.

La delegazione afferma anche volere sensibilizzare i suoi diversi interlocutori alla necessità per le Nazioni Unite e le ONGS internazionali di istituire meccanismi di controllo che permettono di assicurarsi che l'assistenza umanitaria sia effettivamente distribuita alle popolazioni dei campi anziché essere deviata per arricchire i dirigenti del Polisario.