lunedì 26 ottobre 2009









Il primo ministro libico afferma: Jamahiriya libica sostiene l'unità territoriale del regno 26/10/2009

Il segretario del Comitato popolare generale libico, il sig. Al-Baghdadi Ali Al-Mahmoudi, ha affermato che Jamahiriya arabo libica sostiene l'unità territoriale del regno del Marocco e spera di girare la pagina del passato e superare il gelido che hanno conosciuto le relazioni tra i due paesi.

In una dichiarazione al giornale " Acharq al Awsat" , pubblicato sabato, nella sua edizione di Casablanca, il sig. Al Baghdadi ha segnalato che Jamahiriya Arabo libica sostiene la marocanità del Sahara.

Ha aggiunto in risposta ad una domanda sulla posizione del Jamahiriya libica araba che riguarda il conflitto sul Sahara marocchino, che " la nostra posizione è chiara e senza ambagi.

Siamo con l'unità territoriale del regno del Marocco".

" In Jamahiriya, siamo attaccati, popolo, governo e direzione, a conferire un carattere privilegiato alle relazioni con il Marocco e restare vicini gli uni degli altri per potere rilanciare un'Unione del Magreb arabo forte e capace di raccogliere le sfide che gli sono poste" , ha indicato il Comitato popolare generale libico.

È da ricordare che Al-Baghdadi Ali Al-Mahmoudi ha copresieduto giovedì e venerdì scorsi a Rabat, i lavori dell'ottava sessione dell'alta commissione mista maroco-libica.




Fonti:

Il portale politico del Sahara occidentale:
www.corcas.com

Il portale del Sahara occidentale:
www.sahara-online.net

Il portale della cultura hassani:
www.sahara-culture.com

Il portale dello sviluppo economico nelle regione del sahara occidentale:
www.sahara-developpement.com

Il portale dello sviluppo sociale nella regione del sahara occidentale:
www.sahara-social.com

Il portale delle città del sahara occidentale:
www.sahara-villes.com

lunedì 17 agosto 2009

La regione Oued-Eddahab-Lagouira: 30 anni di sviluppo sostenuto e di cantieri globali









La regione Oued-Eddahab-Lagouira: 30 anni di sviluppo sostenuto e di cantieri globali 17/08/2009

Sono trent'anni, giorno per giorno, la regione di Oued-Eddahab-Lagouira trovava il grembo della madre-patria, un evento faro negli annali della Storia del regno, che corona il lungo combattimento impegnato da molti decenni per il completamento dell'indipendenza del Marocco, la consacrazione della sua integrità territoriale e la realizzazione dell'unità nazionale.

Infatti, è il 14 agosto 1979, che rappresentanti della popolazione di Oued Eddahab, alla loro testa, i oulama, i considerevoli ed i capi di tribù, si sono resi nella capitale del regno per presentare a fuoco SM Hassan II, il loro giuramento di fedeltà e ribadire il loro attaccamento indefettibile al trono glorioso alaouita, alla loro marocanitàed all'integrità territoriale del regno di Tangeri a Lagouira.

Da allora, la wilaya più meridionale del regno ha conosciuto, in concretizzazione dell'alta sollecitudine reale accordata alla regione, un aumento sostanziale e costante, indotto da uno sforzo d'investimento colossale ed una forte dinamica di sviluppo locale.

Momenti forti di comunione nazionale e di liesse popolare, che traduce la simbiosi perfetta tra il popolo ed il trono, la visita rammaricato del fuoco sovrano SM Hassan II nel 1980, quindi quelle di SM Re Mohammed VI nel 2001 e 2002 in questa regione aveva stampato un nuovo slancio al processo di sviluppo locale ed alla marcia dell'unità nazionale, la significativo unanimità e l'impegno senza difetto del Marocco da difendere la sua integrità territoriale ed i suoi diritti inalienabile.

Nello spazio di tre decenni, questa regione, che non contava che una borgata di alcune abitazioni precarie è diventata un vasto cantiere di crescita economica e di progresso sociale, grazie a scelte e programmi coerenti ed integrati ed una volontà ferma politica di fare di questa parte del regno un po regionale di sviluppo prosperoso e risolutamente girato verso il futuro.

Profondamente distrutturata e sotto-attrezzata al giorno dopo del suo ritorno alla madre-patria, la regione ha messo a fuoco gli sforzi di sistemazione e di sviluppo globale, condotti su tutti i fronti (economici, sociali, culturali, urbani) per colmare il deficit registrato in materia di infrastrutture di base, riassorbire l'abitazione vetusta ed insalubre, rispondere alle necessità e domande in servizi degli abitanti, favorire la loro sedentarizzazione e sedersi le basi dello sviluppo locale duraturo.

Dal 2002, questi lavori sono passati ad un ritmo superiore con programmi e progetti di grande ampiezza che si declinano con il rinnovamento e la riqualificazione urbana, la ristrutturazione delle abitazioni, il miglioramento e l'estensione della rete delle strade, la generalizzazione di documenti dell'urbanizzazione, la creazione di nuovi servizi pubblici, l'instaurazione di imprese e l'accompagnamento sociale degli abitanti della regione che contava, secondo il censimento del 2004, circa 99.367 abitanti.

Oggi, i frutti di questi sforzi sono molto tangibili e le insufficienze rilevate precedentemente in settori socioeconomici sono sul punto di diventare una vecchia memoria.

Così, l'ospite che mette oggi piede a terra in questa parte del regno non trascurerà di constatare l'attività febbrile dei cantieri aperti in vari posti, come pure dai cambiamenti che hanno riorganizzato il suo " look" , in particolare per quanto riguarda la viabilità ed il tessuto urbano.

Strade asfaltate e viuzze asfaltati, aeroporto internazionale, porto, corniche sistemata, costruzioni e stabilimenti pubblici, abitazioni e costruzioni ai colori ocracei e gialli, alberghi tali, fasi, ristoranti, caffè, illuminazione pubblica e sistemazione di placettes: la regione ha veramente operato un cambiamento globale ed è riuscita, in alcuni anni, il gageure di offrire un viso che accoglie che seduce i suoi ospiti.

Questa dinamica di rinnovamento urbano e di consolidamento delle attrezzature socioeconomiche è destinata a essere consolidata nel corso dei prossimi anni al favore del programma di livellamento e di sviluppo urbano delle attrezzature e delle infrastrutture della provincia di Oued-Eddahab per il periodo 2009-2012, ficelé in maggio scorso.

Dotato di un valore di 300 milioni DH, questo programma si declina in una serie d'azioni che si riferiscono alla messa in atto di attrezzature che strutturano e di stabilimento socioeconomici, al livellamento ed allo sviluppo del tessuto urbano, al rafforzamento della rete di viabilità, alla sistemazione di zone d'attività economiche ed industriali ed alla protezione dell'ambiente.

Fra le azioni previste nel quadro di questo programma, appare la punta a livello di alcune zone ancora sotto-attrezzate, il completamento della sistemazione della corniche sulla baia, la valorizzazione architetturale ed urbana degli spazi pubblici, la messa in atto di una rete di vie trasversali e di una pista che borda l'oceano e lo sviluppo di uno schermo di viabilità rinnovata e di qualità, rafforzata dalla sistemazione di rotatori.

Il programma riguarda anche il completamento dell'attrezzatura della zona industriale e la realizzazione di una zona d'attività economiche che devono concentrare tutte le attività generarici di redditi, oltre alla realizzazione di uno studio sulla vulnerabilità della baia, la preservazione dell'equilibrio ecologico e paesaggistico della baia attraverso la realizzazione di un impianto di trattamento delle acque di scarico e la sistemazione di un parco regionale.

La regione di Oued-Eddahab-Lagouira, che si è rimediato quest'ultimi giorni delle suoe belle decorazione per celebrare il 30esimo anniversario del suo ritorno alla madre-patria, offre un'ampia gamma di capacità economiche innegabili, in particolare nei settori della pesca, dell'agricoltura, del turismo e dell'allevamento, dei settori che presentano grandi opportunità d'investimento ed un potenziale di sviluppo importante.

Principale locomotiva dello sviluppo economico e sociale della regione, il settore della pesca ha conosciuto un cambiamento notorio, tanto al livello degli sbarchi in pesci, dell'evoluzione della flotta che tecniche di pesca utilizzate, risultati resi possibili grazie al piano di sistemazione messa a punto dal dipartimento della pesca marittima in vista d' ottimizzare il rendimento e garantire uno sfruttamento razionale delle risorse alieutiche della regione.

Nulla che per l'anno 2008, il settore ha registrato al livello della regione una produzione di 188,658 mille tonnellate per un valore globale di più di 1.084 milioni DH.

Lo sviluppo di quest'attività nella regione sI sostiene sulle risorse alieutiche importanti che celano le sue coste atlantiche lunghe di 667km, e l'infrastruttura esistente: un porto, 6 località di sbarco di pesca artigianale, 7 mercati ai pesci, 6 aziende agricole acquicole, 85 unità di trattamento di prodotti del mare, un centro di qualificazione professionale marittima ed un centro di ricerca alieutica.

Principale fattore di sviluppo locale, la rete stradale nella regione, che contava nel 1979 soltanto circa 67 km in cattivo stato, ha conosciuto un'evoluzione notevole che raggiunge oggi un totale 3.369 Km (di cui 893 km rivestiti) per un investimento globale stimato a 1,1 miliardo DH, iniettato nel settore per accompagnare gli scambi nazionali ed internazionali, sostenere le attività economiche, sociali e turistiche e désenclaver la popolazione rurale.

In materia d'alloggio, il dipartimento dell'abitazione ha iniziato molti cantieri di lottizzazione e programmi di lotta contro l'abitazione insalubre, la creazione di zone d'abitazione nuove ed il rafforzamento dei fondi assegnati al settore.

Questi programmi, di un valore globale di più di 1,132 miliardo DH ha permesso la creazione di 22.198 unità d'abitazione tra il 1980 ed il 2008.

L'allevamento camelliere ha realizzato in questi ultimi anni un'evoluzione sostenuta in questa regione (più di 26.000 capi) che, a causa del suo carattere pastorale e la sistemazione di molti punti d'acqua, attira allevatori di cammelli di altre regioni limitrofe.

La regione cela d'altra parte un potenziale turistico ricco e differenziato suscettibile di conferirgli un posto di scelta in materia di turismo.


La regione ha conosciuto anche negli ultimi anni un aumento dei suoi perimetri irrigati destinati principalmente alla produzione di primizie sotto serra, su una superficie totale di 500 ettari, dotata di attrezzature idroagricole sofisticate, con rendimenti annuali di 35 mille tonnellate, di cui 20 mille tonnellate di pomodoro, 12 mille tonnellate di melone, 2.000 tonnellate di cetriolo e 1.000 tonnellate di peperoni ed altri prodotti.

Vi occorre anche ricordare l'adozione da parte della commissione regionale d'investimento in giugno scorso di cartelle di investimento per un valore totale di più di 17 miliardi DH, che dovranno generare 4.300 posti di lavoro in vari settori.

Tutti questi risultati positivi attestano di una volontà ferma stabilire la regione in vero po di sviluppo socioeconomico, garantito di tutte le comodità di vita rispettabile.




Fonti:

Il portale politico del Sahara occidentale:
www.corcas.com

Il portale del Sahara occidentale:
www.sahara-online.net

Il portale della cultura hassani:
www.sahara-culture.com

Il portale dello sviluppo economico nelle regione del sahara occidentale:
www.sahara-developpement.com

Il portale dello sviluppo sociale nella regione del sahara occidentale:
www.sahara-social.com

Il portale delle città del sahara occidentale:
www.sahara-villes.com

lunedì 3 agosto 2009

SM il re ribadisce l'attaccamento del regno ad una soluzione politica consensuale al Sahara ed alla costruzione dell'unione del Magreb arabo











SM il re ribadisce l'attaccamento del regno ad una soluzione politica consensuale al Sahara ed alla costruzione dell'unione del Magreb arabo
31/07/2009


SM Re Mohammed VI ha confermato giovedì scorso nel suo discorso che celebra il decimo anniversario della sua adesione al trono, l'attaccamento del Marocco su iniziativa d'autonomia come soluzione alla questione del Sahara “con la sua profondità democratica ed il suo orizzonte magrebino„ e l'impegno fermo del regno nella costruzione dell'unione maghrebina al servizio dei popoli della regione “secondo una visione costruttiva che supera le posizioni divergenti."ha detto SM il re.



In questo contesto, SM il re ha ribadito la volontà del regno di normalizzare le relazioni diplomatiche con l'Algeria dicendo “a questo proposito, il nostro paese è animato da una volontà sincera di contribuire all'emergenza delle condizioni necessarie alla dinamizzazione dell'azione maghrebina comune, come scelta strategica atta a concretizzare le ambizioni dei cinque popoli della regione in materia di sviluppo integrato e complementare.

Questo passo è in grado di rispondere alle esigenze inerenti al partenariato regionale ed agli imperativi legati all'era dei gruppi internazionali.

Inoltre, ribadiamo la nostra volontà sincera di normalizzare le relazioni maroco-algerine nel quadro di una visione prospettiva e costruttiva, che tronca con le posizioni anacronistiche ereditate di un'epoca passata.

Incompatibili con lo spirito d'apertura prevalendo al secolo ventunesimo, queste posizioni sono segnate in particolare dall'ostinazione delle autorità algerine da mantenere la chiusura unilaterale delle frontiere terrestri. "ha detto SM il re.

SM il re si è congratulato in questo quadro con il ruolo della diplomazia marocchina e specialmente nel sostegno all'unione maghrebina dicendo “gli abbiamo anche stampato un nuovo soffio, favorendo principalmente le interazioni e le sinergie tra le nostre politiche nazionali e l'ordine del giorno internazionale ed articolando queste politiche attorno a sei assi principali, essendo il primo l'espressione del nostro impegno inébranlable da operare alla costruzione di un'unione maghrébine stabile, integrato e prosperoso." ha detto SM il re.


SM il re ha messo l'accento sulla determinazione del Marocco di proseguire gli sforzi di collaborazione con le Nazioni Unite per porre fine al conflitto regionale attorno al Sahara con la mediazione di una soluzione politica consensuale.

SM il re ha anche espresso il suo attaccamento su iniziativa d'autonomia “tenuto conto della serietà e della credibilità che gli sono a livello internazionale riconosciuti, tanto è vero che si basa su principi fondamentali che sono altrettanti impegni in materia dei diritti di l' uomo, e che ha vocazione a garantire la riconciliazione e la riunificazione di tutti i figli del Sahara marocchino.

Apre un orizzonte magrebino e regionale costruttivo, il nutritivo; speranza di potere raccogliere le sfide dello sviluppo nella regione, e di garantire progresso e prosperità ai suoi abitanti. „ ha detto SM il re.

Conformemente alla scelta del rafforzamento della democrazia locale e dell'instaurazione della buona gestione territoriale, SM il re ha annunciato il lancio imminente del progetto di regionalizzazione avanzata con la designazione di una cellula consultiva per la regionalizzazione.

Quest'entità avrà il compito di elaborare in alcuni mesi il quadro generale della regionalizzazione.

Avrà per regione pilota al progetto di regionalizzazione avanzata le nostre province del sud “e segnerà un salto qualitativo nel processo di democrazia locale. „ ha detto il re.

SM il re ha esortato il governo ad accelerare la preparazione della carta di decentramento amministrativo “senza la quale nessuna regionalizzazione efficiente può essere prevista.

Quindi è necessario oltrepassare le mentalità centrali immobili. „ ha detto SM il re e di aggiungere “consideriamo, dunque, che è una della regionalizzazione avanzata e del decentramento allargato, soltanto si misureranno i progressi realizzati nella riforma e l'ammodernamento delle strutture dello Stato.




Eccovi il testo integrale del discorso reale:



" Elogio a dio, Pace e ciao sul profeta, la sua famiglia ed i suoi lavoratori.

Caro popolo,

Celebriamo oggi il decimo anniversario della nostra adesione al Trono.

è un'occasione privilegiata che costituisce un momento molto per fare il punto obiettivamente aspro; stato della nazione e per descrivere le prospettive del futuro .

Siamo generalmente convinti che il Marocco abbia superato, in materia di costruzione democratica e di sviluppo, tappe principali che segnano una svolta importante nella storia del regno.

Considero che è della mia responsabilità di dirgli senza ambagi che è imperativo di intraprendere azioni audaci e determinate per eliminare gli scaffali e correggere le disfunzioni che hanno influite su questo percorso.

Il nostro scopo è di completare la costruzione del Marocco dell'unità, della democrazia e dello sviluppo.

Si tratta, infatti, di garantire il livellamento del nostro paese e di metterlo in situazione di raccogliere le sfide che si pongono in un contesto mondiale alle prese con multipli costrizioni e cambiamenti profondi.

La concretizzazione di quest'intenzioni passa necessariamente per una più grande celerità nella realizzazione dei cantieri dedicati allo sviluppo.

Induce anche la necessità di rafforzare questi cantieri con nuove riforme e di garantirsi della loro gestione secondo le norme di buona gestione.

Ma così lungo e difficile che possa essere il cammino da percorrere, noi non ne saremo che più determinati a mantenere il capo e fare avanzare il paese sulla via del progresso e della prosperità.

Il nostro vantaggio principale, per giungervi, risiede in costanti nazionali fondamentali che non cessiamo, del resto, di rinnovare.

Si tratta, in sommo grado, dell'unità dell'Islam sunnite malekite, di cui assumiamo, nella nostra qualità di Amir Al-Mouminine, il carico di modernizzare la costruzione istituzionale e lo spazio cultuale.

Intendiamo, effettivamente, fissare il carattere moderato e tollerante contro i rischi d'estremismo e d'ostracismo, pur consolidando la coesistenza tra la nostra fede tollerante e le altre religioni e culture.

Teniamo, con altrettanta determinazione, a rafforzare l'identità marocchina, vegliando alla riabilitazione dei suoi affluenti multipli, nei quali la nostra unità nazionale attinge la sua forza e la sua ricchezza.

D'altra parte, proponendo l'Iniziativa d'autonomia, con la sua profondità democratica ed il suo orizzonte magrebino, abbiamo indotto ancora l'unanimità nazionale attorno alla preservazione dell'integrità territoriale del nostro paese.

Nella misura in cui la monarchia costituisce l'elemento essenziale delle costanti nazionali, abbiamo vegliato a stabilire in monarchia cittadina, attaccandoli a consolidare lo Stato di diritto e delle istituzioni ed a rafforzare la democrazia partecipe, la buona gestione e la politica di prossimità.

Parallelamente, ci siamo occupati di fare prevalere le norme d'equità a riguardo delle donne e degli strati sociali e delle regioni svantaggiate.

Noi l'abbiamoo consolidato nella sua benzina come monarchia che agisce in simbiosi perfetta con tutte le componenti della nazione, che oltrepassa le tendenze politiche e categoriali, ed hanno risolto a prendersi le responsabilità d'ordine e d'impulso che spettano al Trono, che non è l'agente delle cause supreme della patria e dei cittadini, ed il catalizzatore del progresso.

Per dare la sua espressione tangibile a questo passo, operare perché il cittadino sia, allo stesso tempo, l'attore, il motore e la finalità anche di tutte le nostre iniziative e tutti i nostri progetti di riforme e di sviluppo.

è in questo spirito che abbiamo lanciato l'Iniziativa nazionale per lo sviluppo umano.

D'altrove, abbiamo accolto i primi risultati registrati in questo quadro con una soddisfazione che non ha uguale che la nostra determinazione à venir a fine delle difficoltà e degli scaffali che verrebbero ad emergere.

Inoltre, abbiamo deciso di imprimere notizie e forte impulso a questo cantiere di regno, avendo costantemente in vista:

1- La ricerca di una più grande efficacia ed ulteriori realizzazioni.

A tal fine, chiamiamo tutti gli attori a tenere conto, in occasione della preparazione dei progetti dell'INDH, della specificità di questi, tutto nel garantendosi della loro perennità e della loro sinergia con i diversi programmi settoriali ed i piani di sviluppo comunali.

2- La necessità di presentare i suddetti progetti al controllo ed alla valutazione, e vegliare a dare corpo alle raccomandazioni dell'Osservatorio nazionale dell' INDH, .

3- L'imperativo di mettersi a fuoco sui microprogetti, generatori d'occupazioni e di redditi stabili, soprattutto nel contesto economico difficile attuale.

Caro popolo,

umano, come noi lo prevediamo, si intende nella sua preferenza integrata, che definisce una correlazione tra l'aumento del tasso di crescita economica e la ripartizione equa della frutta di questa crescita, e che fa coesione sociale l'ultima finalità dello sviluppo umano e dell'efficacia economica.

Abbiamo dunque fatto in modo che il Marocco sia dotato delle attrezzature di base necessarie al suo sviluppo ed alla sua prosperità, ed a mettere in cantiere grandi progetti che strutturano.

Inoltre, abbiamo vegliato all'adozione di strategie ambiziose con i settori fondamentali più promettenti della nostra economia, nel verificarsi il turismo, l'industria, l'abitazione, l'energia e le risorse in acqua, come pure il settore chiave dell'agricoltura, dove si è innescata la messa in opera del Piano Marocco verde Teniamo, nuovamente, a rendere grazie a molto-Alto per la buona campagna agricola di cui li ha gratificati, e che ha permesso di attenuare l'impatto della congiuntura economica mondiale difficile sul nostro paese, soprattutto l'ambiente rurale.

Grazie alla precisione delle nostre scelte, all'efficienza dei nostri programmi di riforme ed al raffermissement della solidarietà sociale e spaziale, il nostro paese è stata relativamente salvata dalle ripercussioni economiche e sociali; una crisi finanziaria mondiale acuta.

Pertanto, ciò non deve occultare le fragilità strutturali che una crisi di tale ampiezza ha rivelato o, per alcune, ha inasperto.

Chiamiamo dunque l'insieme delle autorità e degli attori interessati per che si mettono congiuntamente a rimediarvi.

Devono, a questo scopo, dare prova di una forte determinazione e di una grande creatività che permette di trovare soluzioni coraggiose, adattate alle esigenze della congiuntura delicata che prevale attualmente.

Occorre, a questo proposito, separarsi di qualsiasi forma di passività o d'attesa ed astenersi dei replâtrages ed altri palliativi.

A questo proposito, esortiamo il governo ad intensificare degli sforzi per mettere a punto piani pro-attivi, anticipatori ed audaci, in attesa di stimolare l'economia e di garantire la protezione sociale necessaria.

Alla stregua della protezione delle nostre sacralità religiose e nazionali che è un carico di cui siamo l'agente, facciamo in modo che ciascuno si costringe alle costanti economiche e sociali, che appaiono al cuore della buona gestione in materia di sviluppo.

Queste norme s' impongono a tutti ed in qualsiasi circostanza, soprattutto quando si tratta di fare fronte a congiunture delicate.

Così, sul piano economico, è essenziale dare prova di una vigilanza di tutti i momenti, di fronte ai rischi economici internazionali.

La fermezza è anche di messa per preservare gli equilibri fondamentali che sono il frutto di riforme strutturali e la conclusione di uno sforzo collettivo di tutte le componenti della nazione.

è un'acquisizione che non si può lasciare compromettere in alcun modo, ed indipendentemente dalle costrizioni.

È anche fondamentale; prendere in prestito le vie più giudiziose per realizzare gli obiettivi di sviluppo socioeconomico.

Vi occorre, a questo titolo, di garantire coordinamento rigorosa e seguito permanente di politica pubbliche, in che vegliano a ciò che queste siano in sinergia reale con i cambiamenti internazionali, e dando prova di un'apertura positiva sulla mondializzazione.

Quale che in sia l'ampiezza, la crisi non dovrebbero fungere da pretesto alla pusillanimità ed alla piega.

Al contrario, dovrebbe spingere ad uno sforzo immaginativo maggiore, poiché è portatrice d'opportunità che occorre fructifier con iniziative economiche audace, atte a rafforzare il posizionamento economico regionale ed internazionale del Marocco.

Quindi occorrerebbe operare per suscitare un'interazione fertile tra i vari piani, se si vogliono che il prodotto marocchino guadagna in qualità ed in competitività, in modo da rivitalizzare le esportazioni e preservare gli equilibri finanziari esterni.

La situazione esige anche fructifier, in modo ottimale, le acquisizioni che abbiamo ammucchiato nel settore degli scambi commerciali.

Il consolidamento di un clima economico propizio all'investimento ed allo sviluppo passa per una buona gestione pubblica, che suppone uno sforzo di moralizzazione e di protezione del denaro pubblico contro qualsiasi forma di dilapidazione e di spreco.

Implica anche il dovere di combattere tutte le pratiche inerenti all'economia di entrate e gli altri privilegi eccessivi.

Il Marocco che, al modo di tutti i paesi in via di sviluppo, affronta sfide principali ed insistenti in materia di sviluppo, ha interamente coscienza della necessità di mantenere l'ambiente e di rispondere agli imperativi ecologici.

Di fronte a quest'esigenze e conformemente a quest'impegni, ribadiamo che è necessario proseguire la politica di livellamento graduale e globale, tanto a livello economico che al piano della sensibilizzazione, e ciò, con il concorso dei partner regionali ed internazionali.

A questo proposito, chiamiamo il governo ad elaborare un progetto di carta nazionale globale dell'ambiente, che permette la salvaguardia degli spazi, delle riserve e delle risorse naturali, nel quadro del processo di sviluppo duraturo.

La carta dovrebbe anche prevedere la preservazione delle località naturali, vestigia ed altri monumenti storici che fanno la ricchezza d' un ambiente considerato come un patrimonio comune della nazione, la cui protezione è una responsabilità collettiva che spetta alle generazioni presenti ed a venire.

In ogni caso, appartiene ai pubblici poteri di prevedere l'aspetto protezione dell'ambiente, nei capitolati d'oneri che riguardano i progetti di sviluppo.

La riforma giudiziosa del sistema d'istruzione e di formazione è la via essenziale da prendere in prestito per raccogliere le sfide dello sviluppo, poiché occorre riconoscere che si tratta di una semplice riforma settoriale, ma di un combattimento salubre di fronte ad una sfida di una grande ampiezza.

Ma, per giungervi, noi non abbiamo altra scelta che di promuovere la ricerca e l'innovazione, e di garantire il livellamento delle nostre risorse umane, che rappresentano il nostro principale vantaggio.

La loro qualificazione è tale da consolidare l' parità delle opportunità ed a permettere di costruire la società e l'economia della conoscenza e di mettere a disposizione dei nostri giovani occupazioni produttive.

La sfera sociale è così fondamentale come il settore economico per i cantieri di sviluppo che conduciamo e di cui garantiamo il seguito in situ, attraverso il regno.

In questo contesto, consideriamo che il rafforzamento della giustizia sociale è un elemento chiave della nostra dottrina del potere.

Chiamiamo dunque il governo a consolidare maggiormente questo passo che già è chiaramente bene affermato.

Gli appartiene, a questo scopo, di accordare la priorità, nelle politiche sociali dello Stato, alle categorie sociali ed alle regioni che accusano maggiore deficit.

é dire che è imperativo rettificare le politiche seguite a e riadattare tutti i loro meccanismi ed i loro campi d'intervento, senza mai separarsi delle esigenze d'equità, di razionalizzazione e d'efficacia.

Occorre dare prova d'immaginazione e d'ingegnosità per mettere a punto soluzioni innovative. Occorre anche agire con audace e responsabilità, senza mai cedere a velleità politicanti, né alle tentazioni d'instrumentalizzazione populista delle cose.

Abbiamo la preoccupazione di concretizzare, in un clima sano e sereno, gli obiettivi di queste politiche sociali innovative, e chiamiamo dunque alla messa in atto d' un nuovo contratto sociale.

è perché ribadiamo la necessità dell'operationalizzazione del Consiglio economico e sociale, come quadro istituzionale di dialogo.

Quest'istituzione ha vocazione ad essere una forza di proposta che permette di mettere a punto e di raffinare questa carta in modo da servire meglio gli obiettivi di sviluppo del nostro paese.

Occorre, infatti, che il Marocco possa proseguire il suo processo di riforme, ed essere in misura di affrontare le congiunture delicate, pur consolidando la fiducia dei suoi partner e rafforzando la sua attrattiva in termini d'investimento e di competenze.

Per consolidare la mutua assistenza sociale attraverso una solidarietà spaziale, invitiamo il governo a mettere a punto una strategia innovatrice, dedicata al miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni delle zone montagnose ed alla valorizzazione delle loro potenzialità economiche, culturali ed ecologiche.

Siamo certi che i Marocchini, animati tutti di uno spirito di cittadinanza impegnata e di una volontà di agire con assicurazione e risoluzione, non mancherà di aderire allo sforzo intrapreso sotto il nostro impulso per favorire l'emergenza di un modello societario interdipendente ed equilibrato.

Teniamo, a questo proposito, a rendere omaggio ai nostri cittadini dell'immigrazione, che manifestano, a riguardo della loro madre patria, un attaccamento senza difetto, nei heurs come nell'avversità.

Poiché, infatti, e nonostante le ripercussioni della crisi economica mondiale, sono risolutamente attaccati alla loro terra di origine, il Marocco, e sempre più numeroso a rendersifelici; trovare i loro.

Esortiamo dunque il governo a continuare ad occuparsi della loro situazione, tanto nell'ambito della patria che all'estero.

Caro popolo,

La buona gestione costituisce indubbiamente l'elemento essenziale della costruzione in costruzione, quello dello sviluppo e della democrazia.

Il nostro paese ha appena superato, attraverso l'ultimo scrutinio locale, una nuova tappa nel rafforzamento della normalità della pratica democratica, consolidata da una rappresentatività femminile consolidata in seno ai consigli comunali.

Ma e questo è ancora più importante, è che il Marocco possa raccogliere, con successo, la sfida dello sviluppo locale regionale, che rimane, all'evidenza, tributario della disponibilità di elite qualificate.

Quindi chiamiamo gli eletti locali a prendere le loro responsabilità, nell'usandosi a soddisfare le necessità quotidiane insistenti dei cittadini, e mettendo in opera, a questo scopo, programmi realistici.

Spetta loro, dunque, ricercare una più grande prossimità riguardo ai cittadini e vegliare ad una buona gestione dei loro affari.

Devono fare prevalere l'interesse generale al di là di qualsiasi altra considerazione, ed operare in relazione con le forze produttive ed associative, e con i pubblici poteri.

A tale riguardo, spetta a ciascuno vigilare sul rispetto scrupoloso della supremazia della legge, ed a dare prova di una fermezza costante per dissuadere o reprimere ogni inadempimento in materia.

Nella nostra risoluzione da promuovere la gestione territoriale, abbiamo deciso di lanciare un cantiere fondamentale di riforme, nel verificarsi la messa in atto di una regionalizzazione avanzata che, lo desideriamo, segnerà un salto qualitativo nel processo di democrazia locale.

A tale riguardo, intendiamo procedere, presto, all'impianto della commissione consultiva sulla regionalizzazione.

Aspettiamo da questa commissione che sottopone alla nostra alta valutazione, tra alcuni mesi, una concezione generale di ciò che potrebbe essere il modello marocchino di una regionalizzazione avanzata, garantita da consigli democratici, nel quadro di una ripartizione coerente delle competenze tra il centro e le regioni.

Noi l'invitiamo anche a cominciare a riflettere approfondito sulle vie e mezzi a mettere in opera per fare delle nostre province del Sud un vero modello in materia di regionalizzazione avanzata, in modo da consolidare la gestione democratica dei loro affari locali ed autorizzarli ad esercitare competenze più ampie.

Parallelamente, esortiamo il governo a sollecitare l'elaborazione di una carta di decentramento amministrativo, senza la quale nessuna regionalizzazione efficiente può essere prevista.

Quindi è necessario oltrepassare le mentalità centrali immobili.

Consideriamo, dunque, che è una della regionalizzazione avanzata e del decentramento allargato, soltanto si misureranno i progressi realizzati nella riforma e l'ammodernamento delle strutture dello Stato.

Convinto che siamo che non ci può essere buona gestione senza una riforma profonda della giustizia, andiamo ad avere un colloquio e prossimamente, con l'aiuto di dio, della messa in cantiere di questa riforma, dopo avere ricevuto le conclusioni delle ampie consultazioni che sono state avviate a questo proposito.

Caro popolo,

Con la stessa fermezza e la stessa determinazione, ci siamo preoccupati di dare un forte impulso alla nostra diplomazia, facendo in modo che la fermezza sui principi, il pragmatismo negli approcci, l'efficienza dei mezzi d'azione ed la tangibilità dei risultati registrati sono i suoi vantaggi principali.

La vogliamo costantemente mobilitata per difendere la causa incoronata del regno, quella della sua integrità territoriale, preservare gli interessi superiori della nazione, consolidare la sua irradiazione alla scala regionale ed internazionale e contribuire attivamente al suo sviluppo con la pendenza di una diplomazia economica efficiente.

Gli abbiamo anche stampato un nuovo soffio, favorendo principalmente le interazioni e le sinergie tra le nostre politiche nazionali e l'ordine del giorno internazionale ed articolando queste politiche attorno a sei assi principali, essendo il primo l'espressione del nostro impegno inébranlable a Âœuvrer alla costruzione di un'Unione Maghrebina stabile, integrato e prosperoso.

A tale riguardo, il nostro paese è animato da una volontà sincera di contribuire all'emergenza delle condizioni necessarie alla dinamizzazione dell'azione maghrébine comune, come scelta strategica atta a concretizzare le ambizioni dei cinque popoli della regione in materia di sviluppo integrato e complementare.

Questo passo è in grado di rispondere alle esigenze inerenti al partenariato regionale ed agli imperativi legati all'era dei gruppi internazionali.

Inoltre, ribadiamo la nostra volontà sincera di normalizzare le relazioni maroco-algerine nel quadro di una visione prospettiva e costruttiva, che tronca con le posizioni anacronistiche ereditate di un'epoca passata.

Incompatibili con lo spirito d'apertura prevalendo al secolo ventunesimo, queste posizioni sono segnate in particolare dall'ostinazione delle autorità algerine da mantenere la chiusura unilaterale delle frontiere terrestri.

Quest'atteggiamento, spiacevole ed ingiustificato, è contrario ai diritti fondamentali di due popoli vicini e fratelli, in particolare quello di esercitare le loro libertà individuali e collettive in materia di circolazione e di scambi umani ed economici.

Con lo stesso spirito unitario magrebino, proseguiremo instancabilmente i nostri sforzi e la nostra cooperazione all'appoggio dei passi costruttivi delle Nazioni Unite, che mirano a raggiungere una soluzione politica, consensuale e definitiva alla vertenza regionale suscitata attorno alla marocanità di nostro Sahara.

Di là, ribadiamo il nostro attaccamento all'Iniziativa audaca d'autonomia, tenuto conto della serietà e della credibilità che gli sono a livello internazionale riconosciuti, tanto è vero che si basa su principi fondamentali che sono altrettanti impegni in materia dei diritti dell'uomo, e che ha vocazione a garantire la riconciliazione e la riunificazione di tutti i figli del Sahara marocchino.

Apre un orizzonte magrebino e regionale costruttivo, nutritivo; speranza di potere raccogliere le sfide dello sviluppo nella regione, e di garantire progresso e prosperità ai suoi abitanti.

Con la stessa determinazione, intendiamo proseguire i nostri sforzi per il raffermissement dei legami di classe araba ed islamica, che sia conferendo loro una portata economica concreta, dedicata allo sviluppo effettivo, o vegliando a fare prevalere le cause giuste della nostra nazione.

In testa di questi sforzi, appare l'azione che conduciamo come il Presidente del Comitato Al-Qods a vegliare alla preservazione dell'identità della città santa e la salvaguardia del suo statuto come capitale dello Stato palestinese indipendente ed interamente sovrano.

A tale riguardo, ribadiamo la nostra adesione alla posizione unanime della Comunità internazionale che riguarda la visione di due stati.

Ci rallegriamo per l'impegno dell'amministrazione americana a favore di un regolamento giusto, con tutti gli imperativi e gli accordi là afferenti.

Il terzo asse della nostra politica estera riguarda la messa in opera della politica di solidarietà e di cooperazione seguita dal regno a riguardo degli stati africani fratelli, con, in sommo grado, i paesi vicini del Sahel.

Questa politica appare attraverso gli sforzi fatti con perseveranza, per costruire con questi paesi veri partenariati, fondati sugli interessi comuni e la volontà congiunta di realizzare lo sviluppo duraturo.

A tal fine, mettiamo a loro disposizione le nostre esperienze ed il nostro "know-how", coinvolgendole in progetti che strutturano dedicati allo sviluppo umano, in modo da fare di questo partenariato un modello di cooperazione Sud-Sud.

D'altra parte, siamo attaccati all'attuazione ottimale dello statuto avanzato e privilegiato del nostro partenariato con l'Europa.

Inoltre, impegniamo tutti gli attori nazionali a mettere in comune i loro sforzi, allo scopo di garantire il livellamento richiesto per raccogliere le sfide inerenti a questo statuto, pur mettendo a profitto le opportunità che quest'ultimo offre in tutti i settori.

Parallelamente, occorrerebbe continuare ad apportare un contributo efficiente per guadagnare le nuove scommesse regionali, fra cui la messa in opera dell'iniziativa promettente che riguarda l'Unione per il Mediterraneo.

Nello stesso contesto, importa di andata al di la dell'azione condotta per differenziare i nostri partenariati e sviluppare ancora maggiormente le relazioni privilegiate che avere un colloquio con le varie regioni del mondo.

Nel quadro della nostra visione globale dell'azione diplomatica, è necessario rafforzare la nostra adesione attiva all'ordine del giorno multilaterale e di consolidare il nostro impegno a favore del regolamento dei problemi di portata.

Nel quadro della nostra visione globale dell'azione diplomatica, è necessario rafforzare la nostra adesione attiva all'ordine del giorno multilaterale e di consolidare il nostro impegno a favore del regolamento dei problemi di portata.

Caro popolo,

Cogliamo quest'occasione storica per rinnovare il nostro impegno da continuare risolutamente a condurlo e guidarlo, fedele in ciò al patto indefettibile della Beia reciproca.

è anche con la stessa ambizione, la stessa volontà sincera e la stessa chiaravisione ribadiamo la nostra determinazione ad intensificare degli sforzi perché il processo di sviluppo in corso nel nostro paese possa raggiungere la sua velocità di crociera.

Per giungervi, ci sosteniamo sulla simbiosi perfetta tra Trô e non lo popoliamo, come pure sulla mobilizzazione delle energie per raccogliere le sfide, dando prova di perseveranza nell'azione, e di fede inébranlable nel futuro.

Così facendo, esprimiamo la nostra fedeltà alla memoria immacolata di nostro Augusto Grande-Padre e di nostro venerato padre, fuoco le loro maestà i re Mohammed V e Hassan II, benedetta sia il loro cuore.

Garantiamo di tutta la nostra considerazione e la nostra sollecitudine, le forze eserciti reali, l'Amministrazione territoriale e tutte le forze pubbliche, nel verificarsi la polizia reale, la sicurezza nazionale, le forze ausiliarie e la protezione civile, per la loro devozione nella difesa dell'integrità territoriale della patria e la preservazione della sicurezza e della stabilità della nazione.

Il vostro primo servo che lo porta un'affezione profonda alza alla Molto-cima preghiere sincere per che Protegge tutti i Marocchini, dove che si trovano, e perpetuano i vantaggi di cui gratifica il nostro paese pacifico.

Implora anche tutto per che Fa giungere gli sforzi lodevoli che ogni Marocchina ed ogni Marocchino spiegano, al paese come altrove, per concretizzare le loro ambizioni e la loro aspirazione agli benessere ed alla felicità.

Fa che con la nostra azione collettiva, la nostra patria costosa possa sempre apprezzare i vantaggi dell'unità, della stabilità, del progresso e della prosperità. Dio è un padrone eccellente ed un difensore eccellente.

" Dite: " Ecco il mio cammino. ne chiamo a dio, io, e coloro che lo seguono, in qualsiasi chiaravisione".

Veridica è la parola di Dio.

Wassalamou alaikoum warahmatoullahi wabarakatouh".













Fonti:

Il portale politico del Sahara occidentale:
www.corcas.com

Il portale del Sahara occidentale:
www.sahara-online.net

Il portale della cultura hassani:
www.sahara-culture.com

Il portale dello sviluppo economico nelle regione del sahara occidentale:
www.sahara-developpement.com

Il portale dello sviluppo sociale nella regione del sahara occidentale:
www.sahara-social.com

Il portale delle città del sahara occidentale:
www.sahara-villes.com

mercoledì 10 giugno 2009

La Danimarca conferma l'assenza di una rappresentazione del Polisario










La Danimarca conferma l'assenza di una rappresentazione del Polisario





Il regno del Marocco si rallegra per la conferma da parte della Danimarca dell'assenza di una rappresentazione del Polisario in questo paese, ha affermato giovedì il portavoce del ministero degli esteri e della cooperazione.





In una dichiarazione alla MAP, la stessa fonte ha precisato che Polisario non ha mai disposto, infatti, di un ufficio a Copenaghen e non è mai apparso su nessun elenco ufficiale delle rappresentazioni riconosciute da questo paese.





" La Danimarca assume un atteggiamento costruttivo, in appoggio alla dinamica attuale che mira a trovare una soluzione politica duratura al conflitto regionale" sul Sahara, ha sottolineato il portavoce.















Fonti:



Il portale politico del Sahara occidentale:

www.corcas.com



Il portale del Sahara occidentale:

www.sahara-online.net



Il portale della cultura hassani:

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Il portale dello sviluppo economico nelle regione del sahara occidentale:

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giovedì 14 maggio 2009

Un'associazione sahariana attira l'attenzione sul calvario delle donne nei campi di Tindouf

Un'associazione sahariana attira l'attenzione sul calvario delle donne nei campi di Tindouf







09/03/2009

L'Associazione portati dei dispersi del Polisario ha attirato, nuovamente, l'attenzione della Comunità internazionale sul calvario sopportato dalle donne nei campi di Tindouf.


In un'allocuzione pronunciata, domenica, allora di un SIT di solidarietà con le donne detenute nei campi di Tindouf, organizzato all'occasione del giorno internazionale della donna, il presidente di quest'Associazione, Dahi Akai, ha denunciato le pratiche selvagge perpetrate dalla direzione del Polisario a riguardo delle donne e le violazioni continue dei loro diritti più elementari.

I participanti a questo SIT di solidarietà hanno chiamato la Comunità internazionale ad intervenire per mettere un termine a questa situazione caotica ed a tutte le forme di umiliazione di cui sono vittime le donne in questi campi della vergogna.


Hanno perorato anche per la rimozione del blocco imposto a qualsiasi loro sequestrato nei campi di Tindouf allo scopo che possono riacquistare la loro patria, il Marocco, in qualsiasi libertà e contribuire al processo di sviluppo delle province del sud del regno.


I participanti hanno chiamato anche la Comunità internazionale ad esercitare pressioni sul Polisario allo scopo che aumenta la vela sulla sorte delle centinaia portati di scomparsi nei suoi carceri.


Fonte:


Il portale politico del Sahara occidentale:
www.corcas.com

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